Il black cat bone è uno di quegli amuleti che i blues man si portano dietro. Zucchero alla presentazione del suo disco Black Cat a Milano, ha però spiegato che si riferisce ad altro quando evoca l’immagine del titolo: “Mi piace l’idea del gatto indipendente, non penso mica a quello nero che attraversa la strada. E poi è anarchico, come il suono di questo disco, esattamente come l’avevo inteso”.
Il lancio globale (con edizioni dell’album per il mercato asiatico, europeo e americano) ci porta a dire che se esiste un black cat d’origine italiana, ma di ambizione globale, questo è senz’altro Zucchero.
Sarà difficile tradurre agli stranieri le assonanze “Partigiano Reggiano” (numero uno in radio in Italia) e per questo all’estero esce “Voci” (all’estero), sempre prodotti come il resto del disco da T Bone Burnett (Elvis Costello, Elton John, Tony Bennett e altri), Brendan O’Brien (Bruce Springsteen, Pearl Jam, Bob Dylan e altri) e Don Was (The Rolling Stones, Iggy Pop, Bob Dylan e altri).
“La mia preoccupazione – dice il cantante emiliano – era di non fare tre parti diverse del disco, ma un lavoro che dialogasse al suo interno. Poi scrivo sempre tante canzoni, che alla fine non metto nei dischi”.
Zucchero, che ritorna dopo 3 anni dall’ultimo album di inediti e si appresta a salpare per un lungo tour mondiale, è pronto anche per il lancio in Giappone. “Questo è un disco importante per la Universal”, dicono dalla discografica del cantante: infatti gli hanno preparato il terreno in uno dei maggiori mercati del mondo introducendolo ai nipponici con una collaborazione con la gloria locale Hotei. Zucchero andrà lì a fare promozione a fine maggio, poi l’anno prossimo ci torna in tour.
Nell’album anche “Streets Of Surrender (S.O.S)” con un feat. Mark Knopfler e un testo scritto da Bono. Spassosa la storia dietro la nascita del brano. “Arrivo alle sette e mezza nel camerino di Bono per il concerto torinese degli U2 e lui mi dice di voler cantare I Still Haven’t Found What I’m Looking For sul finale dello show. Io ci resto davvero sorpreso, ero andato per vedere il concerto. Alla fine mi ha dato una chitarra e il testo e per due ore ho ripassato, altro che vedere il concerto. Poi durante l’esibizione, non rispettando quanto mi aveva promesso, fa la passerella sullo stage frontale e io resto dietro a cantare il pezzo. Una roba…che quando mi ha chiesto come potesse sdebitarsi, subito ho colto l’occasione per proporgli il testo da scrivere su una mia base”.
La collaborazione tra due grandi star internazionale non è facile, tra gli impegni in giro per il mondo. “Passano due mesi – ricorda Zucchero – e nulla succede…io non volevo scrivergli per mettergli pressione. Pensavo che forse non fosse nelle sue corde. E invece dopo gli attacchi di Parigi Bono si fa vivo e mi dice di essere molto ispirato da quello che ha visto, perché lui era in città con la band in quei giorni. Io provo a dirgli che forse era meglio scrivere qualcosa di più universale, ma lui non ne vuole sapere. Il risultato è davvero universale, anche se Parigi è menzionata nel pezzo, ha un valore che valica i confini”.
Il video di “Partigiano Reggiano” è visibile al link http://vevo.ly/GkOten e il video di “Voci” è visibile al link http://vevo.ly/Ll0YcP (entrambi sono stati diretti da Gaetano Morbioli).
“BLACK CAT” verrà presentato live da Zucchero a settembre, in anteprima mondiale all’Arena di Verona, nei suoi unici 10 concerti in Italia per tutto il 2016, Quelli del 16, 17, 18, 20, 21, 23, 24, 25, 27 e 28 settembre saranno 10 serate in cui l’artista porterà in scena uno spettacolo unico (organizzato da F&P Group) per cui sono stati venduti già 70mila biglietti.
Christian D’Antonio