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SIAMO NEL 2016 E VI PARLIAMO DI RICK ASTLEY. ECCO PERCHE’

DiChristian D'antonio

Lug 26, 2016
50_Rick_Astley
foto ad uso stampa

Non è il 1987, Never Gonna Give You Up è suonata solo nelle radio nostalgiche e nei party anni 80. Eppure oggi vi parliamo di Rick Astley per un motivo preciso. Il suo ultimo album, 50, è entrato direttamente alla numero uno in Gran Bretagna.
Si tratta del ritorno di Rick Astley alla discografia dopo l’abdicazione degli anni 90, quando la star del pop soul britannico decise di lasciare le scene dopo 40 milioni di dischi venduti. Al picco della sua carriera (87-93) Astley aveva l’Inghilterra e l’America a i suoi piedi, i due mercati discografici più grandi del mondo. E il suo status di teen-idol e di alfiere del pop prefabbricato da Stock, Aitken e Waterman (gli stessi di Kylie Minogue e Samantha Fox) era stato soppiantato da un generale rispettoso riconoscimento delle sue straordinarie doti vocali.
Negli ultimi anni si era tornati a parlare di lui ma non certo in questi termini grandiosi. Prima c’è stata la partecipazione al tour organizzato da David Hasselhoff Flashback to the 80s and 90’s.
Poi l’Mtv Award deciso da una fanbase su internet particolarmente attiva: nel 2008 alla premiazione europea di Mtv fu incoronato Best Act Ever. Più di recente, il fenomeno web Rickrolling: i fans di Rick postavano su message board e social network link falsi in discussioni non relative alla musica, che però “linkavano” al video di Never Gonna Give You Up, che ora viaggia verso i 226 milioni di views.
Ma nulla aveva lasciato presagire un ritorno, con un disco di inediti, di queste proporzioni. Anche perché Rick ci aveva provato a incidere cose nuove (Light Out è del 2010) ma i risultati non erano arrivati (97esimo posto in Uk)(https://www.youtube.com/watch?v=UBunbhUb3e8). Le raccolte erano sempre vendute, ma di musica nuova il mondo non si accorgeva.
L’album 50 segna il traguardo dei 50 anni per la star “ripescata” ed è un disco che spazia dalla dance al soul, con incursioni ripetute nel gospel. Una maturazione in linea con il personaggio, che forse ora non dovrà più sostenere la condanna di ricantare Whenever You Need Somebody senza che qualcuno esclami: “ma cosa ha fatto dopo?”.
Ascoltate il nuovo singolo che sta facendo impazzire gli inglesi, Keep Singing  /www.youtube.com/watch?v=AC3Ejf7vPEY

Christian D’Antonio

Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)