Dal 15 al 21 maggio arriva nelle sale italiane, come evento speciale, “ONE TO ONE: JOHN & YOKO”, il docufilm firmato dal regista premio Oscar® Kevin Macdonald. Presentato in anteprima all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, il film sarà distribuito in esclusiva da Nexo Studios, con il supporto di Radio Capital e MYmovies come media partner.
Il trailer ufficiale è disponibile su YouTube a questo link: https://youtu.be/o4lEd9HVOYQ.
L’elenco delle sale sarà presto consultabile su nexostudios.it, dove dal 10 aprile saranno aperte anche le prevendite.
Lennon e Yoko: amore, arte e attivismo
Siamo all’inizio degli anni ’70. John Lennon e Yoko Ono si trasferiscono da Londra a New York, diventando il simbolo vivente della controcultura. Tra attivismo politico, manifestazioni per la pace, alleanze con figure come Allen Ginsberg e Jerry Rubin, la coppia non smette di lottare. Ma è anche un momento privato delicato: cercano Kyoko, la figlia di Yoko, e vivono sotto la pressione delle intercettazioni dell’FBI.
Nel film, l’appartamento newyorkese della coppia è stato fedelmente ricostruito, diventando un teatro domestico dove la televisione trasmette senza sosta le immagini di una società in fermento: la guerra in Vietnam, lo scandalo Watergate che inizia a incrinarsi, e pubblicità allegre che suonano come una colonna sonora stonata di un’America inquieta.
Il concerto al Madison Square Garden: l’unico live post-Beatles
A scuotere il torpore arriva l’One to One Benefit Concert, organizzato da John e Yoko per sensibilizzare l’opinione pubblica sul caso dei bambini internati nel Willowbrook State School. Il 30 agosto 1972, si tengono due concerti indimenticabili al Madison Square Garden di New York, con la Plastic Ono Elephant’s Memory Band. Saranno gli unici concerti live completi di Lennon dopo l’era dei Beatles.
Il film ripropone quei momenti con l’audio rimasterizzato da Sean Ono Lennon, offrendo un’esperienza sonora potente e autentica.
Archivio vivo: la voce di John e Yoko senza filtri
Macdonald ha scelto di evitare le classiche interviste “da archivio”. «Non volevo andare a cercare vecchi uomini sui loro letti di morte per ottenere un aneddoto su John Lennon», racconta il regista. «C’è abbastanza materiale perché possano parlare da soli. Il pubblico origlia, come se fosse parte del gioco».
Il risultato è un docufilm immersivo, costruito con filmati casalinghi inediti, registrazioni telefoniche, frammenti di vita quotidiana e riflessioni intime, che ci permettono di entrare — in punta di piedi — nella dimensione più autentica di una delle coppie più iconiche della storia della musica e dell’attivismo.