• 22/12/2024
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Foto: press

LEONARD COHEN abbandonando questa terra ha lasciato dietro di se un vuoto quasi incolmabile. La sua poesia e la sua anima sono fortunatamente sopravvissute grazie all’affetto ed all’impegno della sua famiglia, degli amici e degli artisti che hanno collaborato con lui nel corso degli anni. Suo figlio Adam, insieme ad amici illustri e colleghi ha dato vita ad un album postumo di inediti di Leonard, “Thanks for the Dance. Un lavoro che non è da intendersi quale raccolta commemorativa di B sides e di tracce scartate ma un vero e proprio disco che esce a sorpresa, composto da nuove canzoni, molto coinvolgenti e vitali, la reale continuazione del lavoro del grande Maestro che Leonard era e la fonte di ispirazione per molti musicisti ed artisti.

Sette mesi dopo la morte di suo padre, Adam Cohen si era ritirato nel garage in cortile, vicino alla casa di Leonard, per lavorare di nuovo con il padre e per stare in compagnia della sua voce. Della loro precedente collaborazione in “You Want It Darker” erano rimasti dei bozzetti musicali, a volte poco più delle semplici tracce vocali. Leonard al tempo aveva chiesto a suo figlio di portare a termine questo lavoro e così è stato. Questo straordinario nuovo album “Thanks for the Dance” è stato realizzato in vari luoghi nel Mondo. Il grande musicista spagnolo Javier Mas, che ha accompagnato Leonard sul palco negli ultimi otto anni di tour, è volato da Barcellona a Los Angeles per catturare il suo spirito ed imprimerlo di nuovo nella sua storica chitarra.

A Berlino, durante un evento musicale chiamato People Festival – al quale ho avuto la fortuna di essere presente – Adam Cohen ha invitato amici e colleghi a prestare il loro talento in memoria del padre: Damien Rice e Leslie Feist hanno cantato, Richard Reed Parry degli Arcade Fire ha suonato il basso il compositore Dustin O’Halloran ha suonato il piano, si sono esibite le tre sorelle del gruppo The Staves. Hanno partecipato anche il coro berlinese Cantus Domus e l’orchestra s t a r g a z e, nonché Mariam the Believer. Tutti molto presi e trascinati dal ricordo, ancora vibrante, di Cohen e della sua Musica.

A Montreal, in memoria di Leonard, è intervenuto il celebre produttore Daniel Lanois, che ha arricchito gli arrangiamenti dell’album. Il coro Shaar Hashomayim ha contribuito all’album con un ruolo importante nel caratterizzare il sound dell’ultimo lavoro di Leonard Cohen e Patrick Watson, con il suo inimitabile talento, ha co-prodotto un brano.

A Los Angeles, Jennifer Warnes, amica e collaboratrice di vecchia data di Leonard, ha registrato le secondi voci, mentre Beck ha contribuito alla chitarra e all’arpa ebraica. Michael Chaves, che aveva elegantemente registrato e mixato “You Want It Darker“, ha curato la registrazione e il missaggio Grazie atutto questo, è nato “Thanks For The Dance”,  il nuovo album di Cohen che riesce misteriosamente a ricreare davvero l’essenza del suono dell’artista.

«Nel comporre e arrangiare la musica affinché si adattasse alle sue parole, abbiamo seguito la sua impronta musicale, tenendolo così con noi» racconta Adam Cohen «Ciò che mi ha davvero commosso è stata la sorpresa di coloro che hanno ascoltato questo album, “Leonard è vivo!” hanno esclamato uno dopo l’altro»

L’album è già disponibile in pre order al link: https://SMI.lnk.to/thanksforthedance
anticipato dal brano “The Goal”. Il cui video è online qui https://youtu.be/mszJwXsZwKM, il primo di una serie di filmati che accompagneranno l’uscita dell’album.

Questo l’elenco dei brani:

1. Happens to the Heart

2. Moving On

3. The Night of Santiago

4. Thanks for the Dance

5. It’s Torn

6. The Goal

7. Puppets

8. The Hills

9. Listen to the Hummingbird

Thanks for the Dance” è un’inaspettata benedizione, un dono che rappresenta sia la bellezza che la forza. La voce di Leonard Cohen continua a vivere attraverso la sua voce. E la danza continua.

Luana Salvatore
editor@riocarnivalmagazine.it

NB:
L’articolo sul People Festival di Agosto 2018 è visionabile quì: http://www.riocarnivalfanzine.com/wordpress/lesperienza-sensoriale-del-festival-berlinese-people/

 

Luana Salvatore

Giornalista pubblicista, dal 2010 è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine, nonchè co-fondatrice della fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma (1998), ha scritto una tesi sperimentale in regia cinematografica denominata: "Immagini per la Musica" sull'evoluzione dell'immagine dal periodo British Invasion sino ad Internet, con riguardo per i video musicali. Membro della MEDIMEX Academy, vanta collaborazioni con alcune testate giornalistiche musicali (Rolling Stone e Billboard). Appassionata di Arti e Nuove Tecnologie, è attenta alle questioni sociali e ambientali, disabilità, neurodivergenze, neuroscienze, yoga e discipline olistiche. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it