• 23/12/2024

Giada si confessa: Amici mi ha fatto crescere e ora punto in alto

DiChristian D'antonio

Giu 6, 2014

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Uscire da un talent show seguito da milioni di spettatori (Amici su Canale 5, finito da due settimane) già ti rende la vita diversa. Immaginate di avere 18 anni, l’esame di maturità che incombe, gli occhi del gossip nazionali puntati addosso e una popolarità dilagante tra i teen che vi seguono attraverso i social network. Detta così sembra un inferno, e invece Giada (di cognome Agasucci) da Pomezia, sembra serena e determinata. È da poco uscito il suo album Da Capo «che ho registrato in una settimana con lo stesso maestro che mi ha seguito durante il programma. È stato in quei giorni che mi è sembrato tutto così reale».

Cosa ti aspettavi e cosa non ti aspettavi?

Seguo Amici da quando avevo sei anni e si chiamava Saranno Famosi volevo da sempre poter partecipare perché secondo me è una scuola seria che ti forma. Il mio idolo resta Alessandra Amoroso che ha fatto un percorso incredibile da dopo il programma in poi. È diventata un’artista con la A maiuscola. Pur conoscendone le regole, non mi aspettavo che fosse così faticoso il dopo. Non mi dispiace andare in giro a firmare le copie o fare interviste. Ma a tutto questo si è aggiunto un disco da fare, in poco tempo, e tante altre cose tra cui l’esame di ragioneria che sosterrò da privatista. Ma ce la devo fare!

Cosa fa la differenza, secondo te, tra le tante voci che escono da un programma come Amici?

È quello che sai trasmettere, l’emozione, il messaggio. Qualcosa che non ha a che fare con la tecnica o la vocalità, ma è la presenza, la particolarità. Mi sono molto concentrata sui colori della voce in questo disco. I colori sono tutto, danno il tocco di personalità. Il mio sogno è di duettare con Elisa e Arisa, due artiste che sono molto riconoscibili nel panorama italiano.

A quale brano del tuo EP sei più legata?

Bringing You Down è stato un testo che scritto prima in italiano e poi mi sono fatta aiutare per l’adattamento in inglese e lo reputo molto mio. Anche Da Capo racconta di me e di tutto quello che ho vissuto nel reality. Ho sempre stimato Annalisa Scarrone e mi sono ritrovata a cantare un testo scritto anche da lei, Siamo Amore, che è molto speciale per me.

Cosa ti lascerà questa esperienza?

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PH.: Christian D’Antonio

Ho vissuto molte sfide nel programma e sono contenta di aver colpito il mio capitano Miguel Bosè fin dall’inizio. Mi hanno aiutato a capire tutti quello che era giusto per me, tra alti e bassi. Un bilancio molto positivo, uscire con un percorso di crescita di questa portata e fare un disco a 18 anni non è da tutti.

Sei stata prima della classe in tv, vuoi esserlo anche nella vita?

Beh a scuola sicuramente non lo sono mai stata. Mi piace il confronto, mettermi alla prova e mi piace anche la sana competizione. Con Deborah, la vincitrice di quest’anno c’è stata competizione in gara ma nulla di personale. Siamo state molto bene assieme. Ci siamo anche fatte un tatuaggio grazie al suo tatuatore che è venuto apposta dalla Sicilia.

Che cosa ti ha ferito?

Beh il gossip su me e Alessio dei Dear Jack è del tutto inventato, mi sono ritrovata a leggere pagine di giornali anche su un presunto flirt tra me e Denny ma c’è solo tenera amicizia. Se ci siamo fatti delle coccole all’interno della casetta magari all’estero è stato visto come un qualcosa di grande, per la vita. Ma non è così. In ogni caso non mi ha ferito più di tanto, la prendo alla leggera, rido, mi diverto. Mi è dispiaciuto piuttosto vedere come l’atteggiamento di alcune persone a Pomezia sia cambiato nei miei confronti. Ma è il paese dove sono cresciuta e mi prendo il bello e il meno bello. Anche se sto meditando di trasferirmi dove mi converrà di più, a Milano o Roma.

Che vita facevi prima di Amici?

Andavo a scuola, la sera poi alternavo gli impegni tra la scuola di teatro e la scuola di salsa. Uscivo molto, stavo con le mie sei amiche, che sono per me una sola cosa quindi quando mi chiedono dell’amica del cuore io rispondo che ne ho sei. E per il resto facevo scuola di canto, che mi pagavo con i proventi delle serate che cercavo di fare cantando. E poi mi impegnavo nel catechismo, insegno ai bambini.

Sei pronta allora per un concerto con Papa Francesco!

Beh non proprio direi…ma magari lo invito a uno dei miei prossimi! L’impegno con i ragazzi del catechismo non deve farvi pensare che sono in full immersion nella religione, è qualcosa che mi piace fare da ragazza che sta insieme ai ragazzini. Un’attività gioiosa.

CHRISTIAN D’ANTONIO

Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)