• 15/11/2024

Dopo il “Secondary Tickets Market” arriva il “Celebrity Scam”, James Blunt non perde tempo e sbugiarda il suo fake su Twitter

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Foto: ufficio stampa Warner Music

Non c’è pace nel mondo della musica. Dopo il “secondary tickets market” arriva il “celebrity scam” a cercare di spillare soldi ai devoti di band ed artisti. La tecnica è simile a quella attuata con il “romance scam” ma si rivolge ad un mercato più specifico, quello dello showbiz.

I fan di tutto il mondo hanno dunque un altro problema, oltre quello del cosiddetto “secondary ticketing”, il mercato nero dei biglietti dei concerti che ogni anno prima crea ansia ed agitazione per la paura che questi finiscano polverizzati nel giro di pochi minuti o forse anche meno. Il “celebrity scam” è una vera e propria truffa, vi spieghiamo in cosa consiste.

Come sappiamo i social network sono ormai il luogo virtuale in cui molti di noi vivono. Attraverso Facebook, Twitter ed Instagram si seguono artisti, musicisti, cantanti e rockstar ma anche attori e personaggi famosi di vario genere. Da qualche tempo a questa parte c’è qualcuno che si diverte a creare fake account di famose rockstar per avvicinare il fan o la fan di turno e dopo i primi messaggi lusinghieri, del tipo: “Sono felice che tu sia un mio fan” oppure “Ti sto tenendo d’occhio da un po’ su Facebook e mi piaci” o anche “Sei uno dei miei fan preferiti” il truffatore (perché di questo si tratta) spiega di aver creato un account alternativo per avere un rapporto più diretto con alcune persone, poi cerca di creare una intesa più intima attraverso domande personali e complimenti del tutto fuori luogo che hanno il solo fine di agganciare la vittima e raccogliere informazioni riservate sul suo conto.

Dopo i primi messaggi, il truffatore cerca di capire le abitudini del malcapitato di turno ed a seconda del contesto passa all’attuazione del “piano”, chiedendo soldi per inesistenti VIP tickets dei concerti o cose del genere. Questo avviene quando l’artista di turno è solitamente in tour ed i biglietti dei suoi concerti solo SOLD OUT. Molti fan ci cascano e cedono alle lusinghe, soprattutto le giovani fan che prese dall’entusiasmo di parlare con il proprio cantante preferito si illudono di poter avere con lui un rapporto diretto. Chi non ci cascherebbe? Ed il gioco è fatto. Il truffatore fornisce le coordinate bancarie per l’accredito delle ingenti somme di denaro e poi rimuove dopo un po’ l’account fittizio. Naturalmente, molti dei fan non sono così creduloni e si confrontano sui gruppi Facebook per capire cosa stia succedendo.

Ma all’inizio, nel dubbio, ogni persona che viene contattata da un profilo Facebook, Twitter o Instagram di un personaggio famoso cerca sempre di capire se sia o meno l’originale. Perché diciamocelo, a tutti farebbe piacere essere contattati dal proprio cantante preferito. Così come fa molto “figo” il fatto di voler far credere di avere una vita normale e magari utilizzare un account alternativo per un uso più privato.

Questa tecnica di raggiro, una vera e propria truffa, si chiama in gergo “scamming” ed all’estero è stata definita “celebrity scam” quando il truffatore finge di essere un personaggio famoso, o “romance scam” quando il truffatore finge di voler avere un rapporto sentimentale con la vittima e dopo aver instaurato una certa intimità, seppur virtuale, comincia a chiedere soldi fingendo di avere un problema di salute o guai finanziari.

Il problema vero per i truffatori, è che qualche fan ha avuto davvero un contatto diretto con il proprio beniamino e quindi ha pensato che potesse essere veramente lui. Ma alla domanda: “non ti ricordi di me, ci siamo visti l’ultima volta a Milano…” il truffatore ha sempre risposto in maniera molto vaga dicendo che incontrava troppi fan ogni giorno. Peccato che magari qualche volta lo scammer abbia avuto la “sfortuna” di contattare non un fan ma un giornalista e che magari questo giornalista non a caso conoscesse personalmente l’artista in questione. Potete solo immaginare…

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Foto: @JamesBlunt official Twitter account

Tra i VIP coinvolti in questo squallido raggiro, ci sono molti cantanti famosi da Bruce Springsteen (come spiega il Daily Mail https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-6213699/Fans-scammed-cash-fake-celebrity-social-media-accounts.html) a James Blunt, per citarne alcuni. Proprio ieri sera verso le 20.30, ora italiana, Blunt – che non le manda di certo a dire – scrive un Twitter, attraverso il suo account ufficiale, direttamente al suo fake, sbugiardandolo spietatamente e consentendo a tutti di scoprire la truffa e segnalare l’account fasullo: “Hey Fake @JamesBlunt_1, this is Real @JamesBlunt. You can take your low grasp of the English language, and your fake Merry Christmas to my followers and ram it up your fake ticket-selling arse for free. @Twitter.

Il fake account è stato così segnalato da tutti gli utenti e questo ne ha consentito la rimozione da Twitter.

Cosa fare se ricevi un messaggio-truffa su Facebook, Twitter, Instagram o altro social o qualcuno ti molesta sul web? Prima cosa: segnala sempre il profilo falso al social network. Poi, se sei stato raggirato, recati presso un commissariato di Polizia Postale: https://www.commissariatodips.it/

La prossima volta che ricevi un DM dalla rockstar di turno, fattela qualche domanda.
Ma perché un cantante famoso dovrebbe perdere tempo a chiedere soldi privatamente ai suoi fan, quando ha già il suo lavoro e pure ben pagato?

Luana Salvatore

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  • Luana Salvatore

    Giornalista pubblicista, dal 2010 è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine, nonchè co-fondatrice della fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma (1998), ha scritto una tesi sperimentale in regia cinematografica denominata: "Immagini per la Musica" sull'evoluzione dell'immagine dal periodo British Invasion sino ad Internet, con riguardo per i video musicali. Membro della MEDIMEX Academy, vanta collaborazioni con alcune testate giornalistiche musicali (Rolling Stone e Billboard). Appassionata di Arti e Nuove Tecnologie, è attenta alle questioni sociali e ambientali, disabilità, neurodivergenze, neuroscienze, yoga e discipline olistiche. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it

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Luana Salvatore

Giornalista pubblicista, dal 2010 è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine, nonchè co-fondatrice della fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma (1998), ha scritto una tesi sperimentale in regia cinematografica denominata: "Immagini per la Musica" sull'evoluzione dell'immagine dal periodo British Invasion sino ad Internet, con riguardo per i video musicali. Membro della MEDIMEX Academy, vanta collaborazioni con alcune testate giornalistiche musicali (Rolling Stone e Billboard). Appassionata di Arti e Nuove Tecnologie, è attenta alle questioni sociali e ambientali, disabilità, neurodivergenze, neuroscienze, yoga e discipline olistiche. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it