DORME IL SOLE è il nuovo video di CORASAN, in uscita oggi su YouTube: un brano dedicato ai ricordi, al
ciclo del sole, visto attraverso gli occhi di un bambino. Un rito alla memoria di giornate passate, dal primo
innamoramento alla scoperta del mondo.
DORME IL SOLE è il secondo estratto da HEY, il disco d’esordio di CORASAN, pubblicato a luglio 2022: un
album straniante e ricercato, in stile slowcore ma cantato in italiano, capace di tradurre in suoni le
impressioni che l’ambiente genera in noi quando abbandoniamo preoccupazioni e sovrastrutture.
HEY è garage rock che incontra folk acustico, per sciogliersi in fiumi di chitarre riverberate e arrivare al
cuore, e DORME IL SOLE ne è un ottimo assaggio.
CORASAN è un producer, dj e polistrumentista. Ama dipingere musica, i videogiochi, le chitarre elettriche e i synth. Dopo una lunga dipendenza dai gelati, inizia a collaborare con diversi eclettici artisti. La ricerca tra passato, presente e futuro determina lo stile del sound, il senso del linguaggio e del buon gusto, per
assicurarsi di essere nel giusto.
“La musica di “Hey” di Corasan è per me fuori da un tempo-spazio definibile e mi ha travolto totalmente – commenta il regista del video, Edmondo Annoni – È un’esperienza mistica e allo stesso tempo sensibile e corporea, per questo fin da subito il mio desiderio, per Dorme il Sole, è stato quelo di realizzare un videoclip che mi desse la possibilità di “suonare” letteralmente le immagini (che sono estrapolate da film degli albori del cinema). Desideravo vivere la fase del montaggio in maniera più calda, intuitiva e fisicamente partecipe, come una jam musicale. I software tradizionali di montaggio non permettono un approccio di questo tipo. Perciò ho sperimentato un modo inedito, ibridando diversi software e flussi di lavoro. Molte delle soluzioni tecniche sono state realizzate grazie a un controller midi, regolando manualmente e in live le intensità degli effetti e le diverse fonti visive, come una performance musicale. Altri passaggi invece sono stati realizzati “automaticamente” modulando l’effetto grazie alla forma d’onda. Diverse registrazioni sono state poi successivamente rimontate, livello dopo livello. Stratificando le immagini, come i molteplici significati del brano. Il risultato è che il video è allo stesso tempo molto tecnologico ma anche decisamente artigianale. Il desiderio è quello di restituire, anche dal punto di vista del video, un immaginario che sia attuale ma anche vagamente nostalgico, funzionale a una dimensione intima e onirica”.