Il concerto di Bryan Ferry a Foggia, in occasione del Medimex, è stata una esperienza unica ed indimenticabile per gli amanti della New Wave e, in generale, della buona musica.
Senza i Roxy Music, probabilmente, non avremmo mai assistito alla nascita del New Romantic ed alla formazione dei Duran Duran o di altre band come gli Spandau Ballet e di tutti gli altri artisti della cosiddetta British Invasion, iniziata con i Beatles. La generazione di cinquantenni e quarantenni, cresciuta con la musica degli anni settanta ed ottanta è decisamente in debito con i Roxy Music.
E proprio Simon Le Bon e John Taylor, rispettivamente il cantante ed il bassista, nonché co-fondatore dei Duran Duran, hanno introdotto solo quindici giorni fa i Roxy Music nella Rock and Roll Hall of Fame. Un ingresso avvenuto con estremo ritardo, considerando che il primo album dei Roxy Music è stato pubblicato nel mese di giugno del 1972, nello stesso periodo in cui usciva ‘Ziggy Stardust and the Spiders From Mars’.
Nel giro di un mese dalla pubblicazione del famosissimo singolo ‘Virginia Plain’, la band balzava al quarto posto delle classifiche inglesi. Pur non essendo presente nell’album di debutto, questo brano ha avuto un enorme successo e catturato l’attenzione di tutti i giovani inglesi. Il debut album dei Roxy Music, pubblicato inizialmente sotto l’etichetta Island Records è stato riproposto l’anno scorso in edizione super deluxe, in occasione del quarantacinquesimo anniversario dalla formazione della band, su etichetta Virgin Emi / UMC (www.roxymusic.co.uk).
Ottima scelta, quella degli organizzatori del Festival pugliese. Un regalo a chi la New Wave la ricorda e l’ha vissuta. E soprattutto può raccontarla.
Bryan Ferry si è esibito nella piazza principale della città capoluogo, esattamente di fronte la storica ‘Fontana del Sele’ ed alle spalle della Villa Comunale “Parco Karol Wojtila”.
Elegantissimo e molto sensuale, il dandy inglese ed evergreen Bryan Ferry ha cantato divinamente, nonostante la fredda serata primaverile, accompagnato da una band sensazionale: Luke Bullen, Jorja Chalmers, Christian Gulino, Chris Spedding, Marina Moore, Jerry Meehane, Bobbie Gordon e Hannah Khemoh.
Una setlist che ha soddisfatto sia gli appassionati che i tanti spettatori accorsi dalla provincia e da tutta Italia per ascoltare l’unica data italiana dell’artista: The Main Thing, Slave To Love per scaldare l’atmosfera, Don’t Stop the Dance, Ladytron, Out of the Blue, poi ancora Oh Yeah, Tokyo Joe, A Waste Land, Windswept. A seguire Bête Noire, Zamba, Stronger Through the Year, Don’t Think Twice, con a sorpresa It’s All Right di Bob Dylan, poi ancora My Only Love, In Every Dream Home a Heartache, If There Is Something, More Than This, Avalon, Love Is the Drug, Re-Make/Re-Model, Editions of You.
In finale, una dolcissima Jealous Guy di John Lennon e Let’s Stick Together di Wilbert Harrison.
A margine dello splendido e raffinato concerto foggiano, Bryan Ferry ha ricevuto il “Premio Medimex Foggia” (in foto) che l’artista ha assicurato metterà vicino all’award americano consegnatogli da John Taylor, durante la cerimonia di ingresso della Rock and Roll Hall of Fame.
Esattamente come già accaduto a Bari per ‘Piazza della Prefettura’ rinominata dai baresi come piazza ‘Iggy Pop‘, la piazza principale foggiana sarà ricordata negli anni a venire come piazza ‘Bryan Ferry‘. Ogni giorno, recandosi a lavoro, a scuola o magari di sera, passeggiando per le vie del centro ed osservando il pronao della Villa Comunale i foggiani ricorderanno, con nostalgia, il passaggio in città del settantenne inglese che ha fatto la storia della musica britannica.
Luana Salvatore
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