• 03/12/2024
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Foto: Luana Salvatore/RioCarnival

Che Bari potesse ospitare un concerto rock in esclusiva, in piazza e completamente gratuito, in pochi inizialmente ci avevano creduto. Iggy Pop, in Puglia? Per l’unica data italiana? Sembrava uno scherzo. Ma l’annuncio partiva dal Medimex e da Puglia Sounds, realtà ormai consolidate a livello non solo nazionale, che puntano a diffondere sempre di più la musica quale fonte di lavoro oltre che di divertimento, in ambiziosi progetti di ampio respiro proposti e sostenuti dalla Regione Puglia nonché appoggiati dagli esperti ed operatori del music business italiano ed internazionale, dalla stampa e dai media e, soprattutto, da un pubblico sempre più affezionato.

Questa edizione del Medimex è stata particolarmente d’effetto, con un cartellone da “urlo”, nonostante sia stata organizzata in pochissimo tempo. E’ stato fatto un miracolo, davvero.

Il Medimex negli anni si è contraddistinto quale “Fiera Internazionale del Musica” rendendo la città di Bari quale centro propulsore di molte iniziative, dal 2010 ad oggi e nell’ottica di decentrare le location dei grandi appuntamenti ed iniziative musicali, incrementando e differenziando l’offerta culturale, nonché turistica in funzione di una destagionalizzazione. Il progetto è ancora più ambizioso e prevede l’estensione delle iniziative anche nel resto delle altre province pugliesi, in particolare il presidente Michele Emiliano, in una sua recente intervista ha dichiarato che avrebbe puntato a coinvolgere anche le aree del Gargano e dei Monti Dauni del foggiano.
Con il Medimex, insomma, in tutta la regione Puglia, potrebbe essere “musica” tutto l’anno.

Questo renderebbe il Sud centro attrattivo e di interesse per chi investe nella musica, a più livelli, coinvolgendo vari settori oltre quello dello spettacolo e culturale, come il turismo e le attività produttive. E’ importante capire quale siano i fermenti in atto in questa regione, che a livello mondiale è stata definita una delle “più belle al mondo” e non è un caso che questo incoraggi anche eventi e star come i grandi nomi del rock a far tappa da queste parti.

Ecco perché Iggy Pop è stato un concerto che non ha precedenti, con un boom di presenze da record: oltre 80mila persone sono accorse in piazza a Bari per assistere ad uno show che diventa “leggenda” oltre che fare da “apripista” a notevoli ulteriori opportunità ed occasioni di crescita e di sviluppo per la Puglia e per il Sud. Tutto questo, se ben gestito potrà generare anche occasioni infinite di lavoro, in più settori, come anticipato durante la presentazione avvenuta presso l’ex Palazzo delle Poste a Bari, durante la terza giornata del Medimex del progetto “Musicarium”, di cui vi racconteremo in seguito in questo spazio.

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Foto: Luana Salvatore/RioCarnival

Il settantenne Iggy Pop a dorso nudo e senza riserve ha regalato a Bari una sferzata di energia, puro godimento rock, non si è risparmiato nulla offrendo una trasgressione moderata ma efficace, che le oltre ottantamila persone accorse da tutta Italia hanno evidentemente gradito. Organizzazione impeccabile, molto disciplinati i baresi e gli altri partecipanti, le strade a fine concerto erano abbastanza pulite ed è stato agevole uscire e muoversi nella piazza cosiddetta della Prefettura. Anche per quanto riguarda la sicurezza – fonte di particolare preoccupazione, visti gli ultimi avvenimenti internazionali – non vi sono stati particolari problemi. Tutto è andato molto bene, solo qualche disagio nel traffico cittadino. Ma un’icona rock come Iggy Pop non capita tutti i giorni, quindi uno strappo alla regola si poteva fare.

La scaletta comprendeva: I Wanna Be Your Dog; Gimme Danger; The Passenger; Lust for Life; Sixteen; Skull Ring; I’m Sick of You; Some Weird Sin; Repo Man; Search and Destroy; Down on the Street; Mass Production; Gardenia; No Fun; 1969; T. V. Eye; Real Wild Child; Candy e Real Cool Time.

C’è mancato poco anche Pop che si denudasse, ma la cintura gli è servita solo per mettere in scena una coreografia assolutamente punk rock, con tanto di linguaggio a tema e alzate di dito medio.

Nonostante la gioia e la viva partecipazione di chi ha scelto di recarsi al concerto, sui social networks non sono mancate le polemiche. Come da manuale. Naturalmente, avanzate gratuitamente da parte di chi non era presente al concerto o essendo arrivato tardi aveva una posizione scomoda e lontana dal palco.

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Foto: press/Medimex. Fonte: Facebook

Ci è molto piaciuta la versione di Luca De Gennaro, uno tra i massimi esponenti del music business che abbiamo in Italia, VP of talent and music di MTV Network e speaker di Radio Capital che sulla sua pagina Facebook in un commento pubblico ha spiegato le sue cinque ragioni per cui il concerto di Iggy Pop al Medimex è stato bellissimo e, aggiungiamo noi quello che è un sentire comune: un evento imperdibile che cambierà di molto lo scenario e le offerte musicali in Puglia e in tutto il nostro Sud.

De Gennaro, su Facebook scrive:

  1. “Che si possa organizzare il concerto gratuito di una rockstar internazionale in una piazza nel centro di una città del Sud, accessibile con relativa facilità malgrado i doverosi controlli di sicurezza, è una bella conquista. I detrattori dell’organizzazione, che ieri sera si lamentavano sui social, sono stati quelli arrivati tardi e quindi rimasti dietro”.
  2. “A 70 anni, con i ben noti problemi di salute che ha sempre avuto (una gamba decisamente più corta dell’altra), Iggy Pop è ancora uno dei più straordinari performer sulla scena e uno degli ultimi grandi sopravvissuti del rock. Nelle foto di 40 anni fa che lo ritraggono con Bowie e Lou Reed nessuno avrebbe scommesso che sarebbe rimasto l’unico vivo dei tre. Eppure ancora salta, si diverte, canta con il suo vocione che non mostra cedimenti e alla fine non ne voleva sapere di andarsene dal palco tanto da rimanere li da solo sdraiato ed esausto davanti alla gente. In un’epoca di concerti fotocopia, per lui e per il pubblico ogni show è unico e la scaletta di ieri sera era assolutamente pazzesca”.
  3. “Ad accompagnare il concerto c’è stata al Castello Svevo una splendida mostra fotografica di Masayoshi Sukita, quello che fotografò le copertine quasi gemelle di Heroes di Bowie e The Idiot di Iggy, che li convinse ad andare a Tokio per farsi fotografare, e che era a Bari in questi giorni, ottantenne sorridente che non spiccica una parola di inglese e che anche con Iggy Pop e Bowie parlava solo giapponese. Un genio dell’immagine”
  4. “Che il Medimex si stia trasformando da appuntamento soprattutto per addetti ai lavori a festival diffuso destinato al pubblico è cosa buona. Ci auguriamo che sia il primo capitolo di un nuovo corso, dunque in bocca al lupo a Cesare Veronico (presidente di Puglia Sounds, ndr) e il suo team, che continueremo a sostenere come abbiamo fatto dalla prima edizione”.
  5. “La speranza è che (…) almeno 200 ragazzi oggi abbiano deciso di comprarsi una chitarra. Abbiamo tutti bisogno che cresca una nuova generazione rock”.
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Foto: press/Medimex. Fonte: Facebook

E con queste incoraggianti parole, ci piace immaginare già la prossima edizione del Medimex, con l’augurio che tutta la città di Bari ed il resto della Puglia comprendano e riescano ad apprezzare tutti gli sforzi messi in atto dalla giunta Vendola e dalla nuova giunta Emiliano, da Puglia Sounds e dagli organizzatori del Medimex nonché da tutti gli esperti del settore coinvolti, gli addetti ai lavori, i fotografi, la stampa ed i media che garantiscono ad ogni edizione la copertura dell’evento (in questa edizione erano 130 le testate nazionali coinvolte), di creare qualcosa di grande e di straordinario a Sud esattamente come hanno già compreso in buona parte di Italia nonché a livello internazionale, sia gli addetti ai lavori che gli appassionati.

Grazie Iggy, per tutte le belle emozioni, che tu possa avere ancora tutta la vita che ti resta davanti all’insegna del Rock. Bari sogna in grande, dopo il tuo concerto, come tutta la Puglia.
Incoraggiamo questo sogno del Sud, crediamoci tutti.

Solo un consiglio ai fruitori dei concerti rock e simili, indossate sempre i tappi specifici per questo tipo di eventi per salvaguardare il vostro udito e tutelare la vostra salute.

Luana Salvatore

editor@riocarnivalmagazine.it

Luana Salvatore

Giornalista pubblicista, dal 2010 è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine, nonchè co-fondatrice della fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma (1998), ha scritto una tesi sperimentale in regia cinematografica denominata: "Immagini per la Musica" sull'evoluzione dell'immagine dal periodo British Invasion sino ad Internet, con riguardo per i video musicali. Membro della MEDIMEX Academy, vanta collaborazioni con alcune testate giornalistiche musicali (Rolling Stone e Billboard). Appassionata di Arti e Nuove Tecnologie, è attenta alle questioni sociali e ambientali, disabilità, neurodivergenze, neuroscienze, yoga e discipline olistiche. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it