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Alessio Bernabei: Voglio diventare Cantautore

DiChristian D'antonio

Apr 6, 2016
bernabei
foto: Christian D’Antonio

Alessio Bernabei ha fondato uno dei gruppi più popolari degli ultimi anni in Italia, i Dear Jack, ma in poco tempo è scappato dal sogno che si era costruito. Con Noi Siamo Infinito ha avuto la spinta giusta a Sanremo 2016 e ora esce con il suo primo album dallo stesso titolo. Ecco cosa ci ha detto alla presentazione del disco a Milano.

Da dove sei partito musicalmente per questo disco?
Dalle influenze che avevo prima dei Dear Jack. Ho militato in band punk, poi sono cresciuto e mi sono avvicinato alla musica italiana. Il bello di aver firmato per Warner Music Italy è che mi hanno permesso di fare un’avventura sonora con tutto quello che mi interessava in questo momento. Fausto Cogliati che ha prodotto il disco ha capito che volevo fare un disco col cuore e ci siamo riusciti.

Cosa ti aspetti?
Che dio ce la mandi buona! Ho cantato con colori che non avevo mai visto, abbiamo lavorato in studio ai vocals anche fino a 10 ore al giorno. C’è molto impegno dietro all’essere un cantante e il fatto di aver lavorato senza barriere, nemmeno quelle fisiche degli studi di registrazione, spero dia i suoi frutti. Tutto è stato inciso senza i vetri che separano me da chi lavora nello studio.

Quali canzoni senti più tue in questo album?
Ovviamente le due che ho scritto, la ballad Fra Le Nuvole su tutte. Parla di una relazione con una donna che è durata un anno e mezzo e che è stata vissuta solo nelle camere degli alberghi. Ecco, in futuro il mio obiettivo è di diventare cantautore. Vorrei fare un album con tutti pezzi miei.

Nel frattempo, chi ha collaborato con te?
Fred De Palma ha curato l’adattamento italiano di un pezzo straniero, L’Amore Cos’è. Poi c’è la cover di Riccardo Cocciante A Mano A Mano che ho suonato a Sanremo con Benji e Fede e abbiamo registrato assieme. Dal vivo avrò con me sul palco Briga, Zero Assoluto e tutti quelli che sono nel disco.

Ti sei preso qualche rivincita da quando hai lasciato il gruppo?
La rivoluzione è stata vedermi in gara con Morgan e Arisa a Sanremo. Mi sono avvicinato e ho ricordato a entrambi che mi avevano scartato a un provino di X Factor l’anno prima di presentarmi ad Amici. Ovviamente non si ricordavano.

Che cosa avevi cantato per X Factor?
Rolling In The Deep di Adele. Ma i miei colleghi l’avevano fatta stravolta e io fedele all’orginale e quindi mi hanno scartato. Ma in fondo, meglio così, altrimenti non sarebbero arrivati i Dear Jack.

Quindi ci tieni ancora al tuo passato?
Ma certo, per me è un ricordo bello, è la band che ho contribuito a fondare e creare. Ma non funzionava più, ci eravamo conosciuti solo per andare ad Amici e le differenze sono emerse presto. Stavo realizzando un sogno senza essere felice, e questo non andava bene. Però il passato non si può cancellare. E quindi anche dal vivo farò dei pezzi dei Dear Jack che sento molto miei.

Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)