• 23/11/2024

L’Isola dei Famosi, nel 2016 cosa resta?

DiChristian D'antonio

Mar 8, 2016
IMG_6257
foto: Christian D’Antonio

Ritorna su Mediaset l’Isola dei Famosi condotta da Alessia Marcuzzi. Si parte mercoledì 9 (ma poi per 9 puntate sarà sempre di lunedì) e da martedì 15 avrà un’estensione notturna con il Grand Hotel Chiambretti. Due strisce quotidiane su Italia 1, una su Canale 5 (con Alvin dall’Honduras) e tanti protagonisti “famosi” tra varie virgolette. È il momento di venire allo scoperto e dire cosa ci piace e cosa no di questa operazione mediatica che non si può ignorare.

IMG_6258
foto: Christian D’Antonio

CI PIACE

–          Alessia Marcuzzzi e il suo coraggi per crederci e tuffarsi nel programmone che un tempo fu di Simona Ventura. Ci piace ancora di più vedere come le due interagiranno: la Ventura quest’anno è una naufraga.

–          Mara Venier e la sua malcelata attitudine all’improvvisazione. Dopo l’ultima Domenica In di qualche anno fa è transitata alla Vita In Diretta e poi come opinionista in vari reality. Forse questa è la sua dimensione giusta. È una spoiler involontaria e una Instagrammer di successo. Si è di nuovo reinventata.

–          I personaggi sulla Playa Desnuda si mettono a nudo e i compagni nella spiaggia “ufficiale” li guardano come mamma li ha fatti. Da casa, in tv, si vedranno bollini. Chissà se le simpatie o antipatie verranno influenzate da queste visioni.

IMG_6259
foto: Christian D’Antonio

 NON CI PIACE

–          Marco Carta tra i concorrenti che abdica al mestiere di cantante per trovare celebrità. È seguitissimo sui social, dovrebbe far leva su questo. Magari ne caverà qualcosa di buono da questa esperienza, ma un reality come questo può anche ammazzare una carriera.

–          Alfonso Signorini “saccente”. È arguto, intelligente e a tratti divertente. Ma quando fa il Roberto Alessi nei talk non offre la miglior versione di se. È un’istituzione della cultura popolare italiana, ha messo per prima in copertina sui suoi giornali icone gay che venivano allo scoperto.


CI PIACE A META’

–          Chiambretti che si rigetta nel vortice trash-pop e fa da spalla notturna all’Isola. “Voglio dare peso alla mia leggerezza” ha detto presentando il programma. Questa è l’attitudine giusta per salutare il ritorno dello show che qualcosa ha cambiato nella tv italiana, da quando è apparso per la prima volta nel 2003. Però assecondando il mainstream non rinuncia troppo alla sua “valenza contro”? o forse ci ricordiamo troppo altri tempi.

–          E per il rispetto ai naufraghi che davvero rischiano la vita in questi mesi nel Mediterraneo? Il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri dice: “Non manchiamo di rispetto a nessuno, vogliamo solo fare intrattenimento. È un programma che viene riproposto perché ha fatto la storia della tv e non ha riferimenti all’attualità”. A patto che non si enfatizzi troppo il dramma dei protagonisti in tv, perché questo tipo di accenti è proprio insopportabile.

Christian D’Antonio

Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)