Si chiama Universo il primo disco di Lodovica Comello, la cantante friulana che è conosciutissima per aver fatto parte della serie Violetta. Ora che ha 23 anni e un bagaglio di esperienza fulminante per le sue coetanee, ha deciso di incidere un disco come artista solista. E aspetta l’effetto che fa sul suo sterminato pubblico.
Ci racconti di come sei arrivata al successo?
Sono nata in un piccolo paesino del Friuli, San Daniele, conosciuto per il prosciutto e basta. Sapevo che per fare qualcosa di artistico me ne sarei dovuta andare. Così sono partita per Milano nel 2009 e mi sono iscritta al MAS, l’accademia musicale. Un giorno mentre stavo provando il mio maestro ci ha detto che sarebbe venuta tutta la produzione americana del Mondo di Patty per osservarci. In due giorni arrivarono i capi spagnoli che volevano incontrarmi, io avevo paura di aver fatto qualcosa di sbagliato! Invece è andata bene e dopo una settimana mi hanno preso per il ruolo di Francesca, la migliore amica di Violetta. E sono subito andata a Buenos Aires a girare.
Che effetto ti ha fatto vivere in Argentina?
Diciamo che ormai sono accettata dalla popolazione locale, sono molto entusiasti e sono anche molto europei. Poi non pensavo di riscuotere tanta simpatia, non sapevo che gli italiani all’estero fossero così amati.
Ti sei subito adattata?
La mia famiglia è un grande sostegno, poi c’è Skype a farci sentire più vicini. La confusione attorno a me c’è solo quando siamo in tour, lì invece sono abituati a vederci. E poi sono contenta di come sta andando la mia vita, vorrei solo che i miei veri amici mi venissero a trovare come promettono da tanto tempo. Ma capisco che è dall’altra parte del mondo.
Quali sono i tuoi idoli musicali?
A sei anni ho iniziato ad avvicinarmi alla chitarra, studiavo anche solfeggio e danza da piccola. Tutte queste passioni erano nate perché i miei i facevano sentire i Pink Floyd, sono stati loro a iniziarmi al mondo artistico. Poi ho iniziato a provare desideri musicali, tipo suonare Lost For Words, ma al tempo stesso dovevo andare bene a scuola altrimenti i miei mi facevano mettere da parte la musica.
Hai degli esempi musicali che però sono distanti da quello che canti oggi.
Lo so ma pian piano arriverò a definirmi come cantante. Sono sempre del pensiero che l’evoluzione è l’obiettivo di una cantante. Faccio tanto esercizio e mi piace scrivere. Il mio mito è Elisa e Joni Mitchell, io vorrei proporre un giorno da sola con la chitarra.
Invece ora giri i palazzetti con gli spettacoli Disney!
Ma è una sensazione bellissima vedere le mamme che si divertono con le figlie. Io sono convinta che le mamme siano più fan delle bambine perché davvero in alcuni momenti dello show il trascinamento è collettivo, sono delle pazze scatenate. Ci sono cori da stadio sia in sudamerica che in Italia e mi piace pensare che questo sia un tipo di intrattenimento adatto a tutta la famiglia.
Come vivi la prospettiva di cambiare, anche allontanandoti dall’aspetto che richiede una protagonista di musical di questo tipo?
Io sono serene, sono sinceramente contenta di essere un modello, sono me stessa e non mi preoccupo. Sono convinta che il mio corso mi porterà a distaccarmi da questa immagine, se fosse per me mi taglierei i capelli ora ma non posso per i personaggi che interpreto. Ma non sono come Miley Cyrus che per fare notizia fa scandalo. Puoi allontanarti dal mondo che ti ha lanciato anche senza fumare uno spinello su Mtv.
Quindi aperta al cambiamento ma niente provocazioni.
Mi sento lontana dal bon ton del personaggio che interpreto anche se riconosco di essere una tipa che deve essere sempre in ordine col suo look, magari nella vita reale sono più sportiva. Ma non credo che stupire voglia dire esagerare. Miley Cyrus non lo fa con classe, anche se mi piace il suo disco.
Universo è il tuo primo album ma è in spagnolo. Perché?
Perché è l’unica lingua che può essere capita in Europa e Sud America anche se per i concerti che farò in Italia qualche sorpresa in italiano ci sarà. Il tour è qualcosa a cui tengo molto, ho fatto il Mondo di Patty non da protagonista e mi ha insegnato molto vedere come si comportavano le altre. Sono consapevole che Laura, la stella di quel tour, ha molto da insegnare a me. Mentre per Violetta abbiamo uno show con 23 canzoni dal vivo, molte di gruppo, 2 canzoni con Francesca Violetta e Camilla, le tre amiche. Sono in tutto due ore intense dove interagiamo molto col pubblico.
CHRISTIAN D’ANTONIO