• 22/12/2024

Damien Rice: “grazie per non esservi scordati di me”. Concluso ieri il tour europeo dell’artista irlandese, con due sole date in Italia. Ma torna a Luglio per otto concerti

Foto di Massimiliano Di Stefano @project_photo.it

Si è concluso ieri sera, a Cracovia, il tour europeo di Damien Rice, partito da Manchester a metà marzo, con due tappe sold-out in Italia: il giorno 29 al Teatro dal Verme di Milano ed il 31 al Teatro Nuovo di Udine.

Damien mancava dal nostro paese dal 2018 quando, durante il ‘Wood Water Wind Tour’, ha attraversato il Mediterraneo in barca a vela, da Catania a Menorca, soffermandosi a cantare in alcune città italiane e spagnole.

Sono passati cinque anni da allora, il mondo è cambiato, le nostre vite sono drammaticamente cambiate, ma l’amore per la musica è ancora vivo e presente, così come l’affetto dei suoi fan: “È bello rivedervi, temevo che dopo così tanto tempo qualcuno avrebbe potuto cambiare idea, cambiare gusti musicali… Ma siete qui, grazie per non avermi dimenticato”. Esordisce così Damien, dal palco del Teatro Dal Verme, dove quasi in punta di piedi comincia il suo show, con una versione senza microfono di ‘The Professor and la Fille Danse’. Poche luci, colori neutri, niente effetti speciali e nessuna finzione scenica, soltanto Damien con la sua straordinaria voce nel silenzio più totale. L’atmosfera è molto intima e suggestiva. Il pubblico lo ama per questo suo modo di essere, così autentico e genuino.

In un mondo di influencer e di starlette, nonchè – soprattutto in Italia, di insignificante trap – lui è l’anti-divo, l’artista. Probabilmente, parafrasando qualcuno, al mondo esistono due tipi di persone: coloro che amano Damien Rice e coloro che non lo conoscono ancora. Lo show milanese prosegue con ‘Delicate’, una versione sussurrata di ‘My Favourite Faded Fantasy’, una struggente ‘Accidental Babies’, che ha fatto commuovere molti dei presenti, poi ‘Volcano’ con il coinvolgimento molto riuscito del pubblico in sala durante il ritornello. A seguire, ‘Older Chests’, ‘I Remember’, una canzone di Sílvia Pérez Cruz, poi ‘Song for Berta’ (qui tutte le info sul progetto), brano realizzato in onore di Berta Cáceres, composto e cantato da Damien Rice, Jófríður Ákadóttir e Sandrayati. Ancora, ‘Nine Crimes’, ‘Astronaut’, brano suonato per la prima volta in assoluto a Zafferana Etnea nel 2018, nonché edito nell’album benefico The Busk Records (info qui).

Poi, a sorpresa ‘Cold Water’ e ‘Hallelujah’ con alcuni guest: Massimo De Vita e Carla Grimaldi (dei Blindur, NdR) e Greta Zuccoli (che ha partecipato ad una edizione di Sanremo e, come corista, all’ultimo tour di Diodato, NdR) insieme alle artiste ufficiali di questo tour: Sílvia Pérez Cruz, Sandrayati, Jana Jacuka. In chiusura: ‘Cannonball’ in versione unplugged e l’attesissima ‘The Blower’s Daughter’, famosissima per il film ‘Closer’, nonchè per essere uno dei brani più suonati dagli artisti emergenti e, soprattutto, nei talents.

Uno spettacolo intenso, quello di Damien Rice, definito “magico” da molti degli spettatori, tutti visibilmente soddisfatti a fine serata. Tra il pubblico era presente la cantante Marta del Grandi e qualche altro volto noto, come Vasco Brondi e Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours.

Molto brava Sílvia Pérez Cruz (ospite a Sanremo 2020 con Tosca, in una bellissima versione di ‘Piazza Grande’, NdR), che ha preceduto il concerto di Damien, cantando con il cuore spalancato, le sue canzoni, in spagnolo e poi anche una chicca: ‘Senza Fine’ di Gino Paoli, con il quale ha collaborato qualche anno fa. L’artista ha un album in uscita con Sony Music España, il prossimo 21 aprile: ‘Toda la vida, un día’ (info qui e qui).

Una rivelazione anche Jana Jacuka, coreografa, perfomer ed artista lettone, che ha interpretato in un gioco di danze e di specchi, il senso di ‘Astronaut’ (“I can be your astronaut, if you want some space, or I can hold mirrors right in your face”). Jana ha anche recitato, verso la fine, una sua pièce: ‘Routine of Fear’, che narra della storia personale di una giovane donna del cd. “sesso debole” in un mondo dei poteri forti (ulteriori info, qui).

In foto: Sílvia Pérez Cruz, Damien Rice, Jana Jacuka durante i saluti finali al Teatro Dal Verme di Milano. Le fotografie sono entrambe di Massimiliano Di Stefano @project_photo.it

Lo spettacolo di Udine, invece, presentava una scaletta differente, seppur con alcune similitudini. Lo show è inziato con il brano ‘I Don’t Want to Change You’, in versione unplugged, poi ‘Older Chests’, un nuovo e bellissimo brano chiamato ‘I Stepped Out in the Rain’, che Damien ha definito “uno dei pochi brani non tristi… e forse non vi piacerà” (scherzando con il pubblico, NdR). A seguire ‘Delicate’, ‘My Favourite Faded Fantasy’, sempre sussurrata, a differenza del precedente tour, in cui aveva abituato il pubblico a degli acuti squarcianti. Molto bella la versione di ‘Rootless Tree’, ancora più bella ‘Volcano’, con il coinvolgimento del pubblico. Poi ‘Nine Crimes’ insime a Sìlvia, ‘Astronaut’, ‘I Remember’, Cannonball (unplugged) ed in chiusura un medley a sorpresa, molto apprezzato dall’audience e dai musicisti presenti: ‘Cheers Darlin’ con, a seguire, ‘When Doves Cry’ (Prince) e ‘Babe, I’m Gonna Leave You’ (Led Zeppelin). Per concludere, il brano ‘Solitary’ e la immancabile ‘The Blower’s Daughter’.

Uno spettacolo indimenticabile e molto apprezzato dal pubblico, in cui Damien ha ammesso dopo lo show di aver improvvisato sul medley, assentandosi e dimenticando la presenza del pubblico in teatro, quasi stesse suonando solamente per se stesso. Incredibile l’energia che si avvertiva durante l’intera esibizione, soprattutto nel passaggio dal brano di Prince a quello dei Led Zeppelin.

Coloro che hanno perso l’occasione di poterlo ascoltare, potranno farlo nuovamente in estate. Damien Rice, infatti, ritornerà ad esibirsi in Italia, durante il suo tour mondiale, per otto imperdibili date:
il 2 Luglio presso Villa Bellini a Catania , il 5 Luglio al Real Sito di Carditello, Caserta, il 7 Luglio al Teatro Romano di Ostia Antica, il 9 Luglio al Teatro D’Annunzio di Pescara, il giorno 11 Luglio al Teatro La Fenice di Venezia, il 12 Luglio al Pistoia Blues Festival , il 14 Luglio al SEQUOIE MUSIC PARK di Bologna, il 15 al Festival del Vittoriale Tener-a-mente di Gardone di Riviera. Biglietti in vendita sui circuiti: Live Nation, Ticket One e Viva Ticket.
Le fotografie del concerto di Milano sono entrambe di Massimiliano Di Stefano @project_photo.it

Luana Salvatore
editor@riocarnivalmagazine.it

Luana Salvatore

Giornalista pubblicista, dal 2010 è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine, nonchè co-fondatrice della fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma (1998), ha scritto una tesi sperimentale in regia cinematografica denominata: "Immagini per la Musica" sull'evoluzione dell'immagine dal periodo British Invasion sino ad Internet, con riguardo per i video musicali. Membro della MEDIMEX Academy, vanta collaborazioni con alcune testate giornalistiche musicali (Rolling Stone e Billboard). Appassionata di Arti e Nuove Tecnologie, è attenta alle questioni sociali e ambientali, disabilità, neurodivergenze, neuroscienze, yoga e discipline olistiche. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it