• 19/12/2024
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Foto: Amnesty International Menschenrechtspreis 2018. Tutti i diritti riservati

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http://www.riocarnivalfanzine.com/wordpress/amnestys-9th-human-rights-award-goes-to-nadeem-centre-in-egypt-damien-rice-and-cantus-domus-performed-in-berlin-at-the-ceremony/

Amnesty International Germania ha onorato il Nadeem Centre for the Rehabilitation of Victims of Violence and Torture del Cairo per la sua lotta decennale contro le torture in Egitto.

La manifestazione, con la cerimonia di consegna del premio “9th Human Rights Award”, si è tenuta ieri sera a Berlino presso il teatro Volksbuehne – uno dei teatri più grandi d’Europa – con la partecipazione a sorpresa di Damien Rice e Cantus Domus.

Il Nadeem Centre offre urgenti cure mediche e psicologiche per le persone sopravvissute alle torture e le altre forme di violenza in Egitto. Il centro intende dare speranza e coraggio a migliaia di persone e trasmette un importante segnale contro le diffuse torture in Egitto e le strutture di detenzione. Con il nostro “Human Rights Award”, vogliamo rendere pubblico e sostenere questo impegno coraggioso in un Paese dove l’uso della violenza da parte delle forze dell’ordine di Stato è cosa di ogni giorno” riferisce Markus N. Beeko, Segretario Generale di Amnesty International Germania.

Da 25 anni, il Nadeem Centre documenta i diversi casi di tortura delle forze dell’ordine egiziane e si impegna a curare i sopravvissuti alle torture e alla violenza nel Paese.  Dal 2016 le autorità hanno tentato di contrastare questi importantissimi interventi umanitari. La clinica del Centro, infatti, è stata purtroppo chiusa durante il mese di Febbraio del 2017. Nonostante queste misure repressive, i dottori Aida Seif al-Dawla, Suzan Fayad, Magda Adly ed altri membri dello staff continuano instancabilmente il loro lavoro.

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Foto: Amnesty International Menschenrechtspreis 2018. Tutti i diritti riservati

Taher Mokhtar, con esperienza sia medica ultra trentennale che di intenso attivismo per i diritti umani, ha ritirato il premio per conto del Nadeem Centre. Per questioni di sicurezza il Dr. Mokhtar  ha dovuto lasciare l’Egitto nel Dicembre del 2016. “Anche nei momenti più difficili, quando in Egitto abbiamo perso le nostre speranze, gli attivisti del Nadeem Centre erano sempre in prima linea. La loro pazienza e la loro tenacia rappresentano un esempio per l’intero movimento per i diritti umani in Egitto – commenta il Dr. Mokhtar –  “A nome del Nadeem Centre, ringrazio Amnesty International per questo importante riconoscimento che accende una luce sul nostro lavoro a favore dei diritti umani e ci ricorda il destino di quanti sono sopravvissuti alle torture in Egitto e nel mondo

Il discorso elogiativo è stato trasmesso da Salil Shetty, Segretario Generale di Amnesty International. “Chiunque sia a favore della difesa dei diritti umani in Egitto mette a rischio la propria libertà e la propria incolumità – commenta Shetty  – questo rende ancora più ammirevole il coraggioso impegno delle donne del Centro Nadeem e del loro staff. Nonostante le misure repressive applicate dal governo locale, non smettono di torturare i sopravvissuti, ma fanno in modo che i crimini delle forze dell’ordine vengano portati alla luce

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Foto: Amnesty International Menschenrechtspreis 2018. Tutti i diritti riservati

“Il Governo tedesco deve sollecitare risolutamente e pubblicamente  il governo egiziano a mettere fine alle torture in Egitto, punire i responsabili ed assicurare che Aida Seif al-Dawla ed il suo staff possano riaprire la clinica immediatamente – riferisce il Segretario Generale Beeko – Amnesty International auspica che il governo tedesco sia più determinato nel contrastare il governo al- Sīsī per le ripetute oppressioni e persecuzioni della società civile, sia con confronti diretti che, per esempio, attraverso UN Human Rights Council. Futuri sviluppi di interrelazione tra Egitto e Germania potrebbero migliorare significativamente la situazione relativa ai diritti umani”

Il difensore dei diritti umani per l’Ungheria, Anikó Bakonyi e Bertha Zúniga Cáceres dell’Honduras hanno preso parte alla cerimonia, presentata da Katja Riemann che includeva le performance di Fetsum e Damien Rice, nonché dell’attrice Anne Tismer.

Ogni due anni, Amnesty International Germania consegna il suo “Human Rights Award” agli individui ed ai gruppi che hanno svolto durante l’anno la loro attività in serie condizioni di difficoltà operative. Il premio ha il fine di riconoscere l’impegno, fornire supporto e richiamare l’attenzione pubblica sulle attività di difesa dei diritti umani ed è promosso dalla fondazione tedesca per i diritti umani Stiftung Menschenrechte, Förderstiftung Amnesty che supporta il lavoro di Amnesty International. Nel 2018, il riconoscimento “Human Rights Award” è stato consegnato per la nona volta. I precedenti premi includono  Henri Tiphagne (India), Alice Nkom (Cameroon), Abel Barrera (Mexico) e Eren Keskin (Turkey).

Il cantautore irlandese Damien Rice, che ha già sostenuto Amnesty International in altre occasioni, si è esibito ieri sera sul palco del Volksbuehne Theatre insieme a Cantus Domus con It takes a lot to know a man”. Damien aveva già cantato con la corale tedesca sia in Germania nel 2016 che a Parigi lo scorso mese di dicembre, presso l’Olympia,  in occasione di un concerto tributo ad Eleanor Roosevelt. Il concerto, allora organizzato da Bill Shipsey, fondatore di Art for Amnesty ed attivista dei diritti umani, è collegato al progetto intitolato “Eleanor’s Dream” che ha la finalità di promuovere un Mondo in cui tutti i diritti umani siano rispettati. Eleanor Roosevelt, infatti, ha giocato un ruolo fondamentale nell’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il 10 Dicembre 1948 (l’articolo è visionabile al link http://www.riocarnivalfanzine.com/wordpress/damien-rice-a-parigi-per-amnesty-international/).

La sensibilità ed il contributo di Damien Rice per la difesa dei diritti umani, nonché il suo altruismo, la sua disponibilità ed umanità, hanno reso l’esibizione di ieri sera, insieme al Cantus Domus, un momento davvero memorabile.

Luana Salvatore
editor@riocarnivalmagazine.it

 

Luana Salvatore

Giornalista pubblicista, dal 2010 è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine, nonchè co-fondatrice della fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma (1998), ha scritto una tesi sperimentale in regia cinematografica denominata: "Immagini per la Musica" sull'evoluzione dell'immagine dal periodo British Invasion sino ad Internet, con riguardo per i video musicali. Membro della MEDIMEX Academy, vanta collaborazioni con alcune testate giornalistiche musicali (Rolling Stone e Billboard). Appassionata di Arti e Nuove Tecnologie, è attenta alle questioni sociali e ambientali, disabilità, neurodivergenze, neuroscienze, yoga e discipline olistiche. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it